Ci sono aziende visionarie, punto di riferimento per persone e imprese, sempre pronte a fare un passo in più, in termini di ricerca, sviluppo, innovazione.
Se un'azienda come Tesla Motors utilizza il metodo OTA (Over-the-air) per fornire aggiornamenti alle proprie automobili, ci sarà un motivo.
Il metodo OTA è una tipologia di scambio dati che consente l'aggiornamento del software di un dispositivo digitale tramite una comunicazione punto a punto e per mezzo di una rete wireless.
Tesla lo utilizza per le proprie macchine, in modo che i proprietari non debbano perdere tempo recandosi in officina per aggiornare il proprio gioiello.
Sistemi operativi come Android e iOS utilizzano questo metodo per aggiornare i propri smartphone e tablet.
E l'utente? L'utente non deve fare nulla, se non leggere il messaggio che gli comunica che la casa madre ha pensato a tutto e l'aggiornamento è stato effettuato.
Non è necessario essere Tesla, o Apple, per dotare le proprie macchine del metodo OTA.
È necessario però riconoscere quanto questa semplice operazione sia un vantaggio competitivo assoluto per le aziende che se ne servono.
Innanzitutto, consente di tenere in vita le macchine dei clienti dislocate in tutto il mondo senza avere in giro per il pianeta tecnici che si occupino di fare tali aggiornamenti personalmente.
Basta un'operazione, da remoto, programmata nell'orario più adatto a seconda delle esigenze e il gioco è fatto. E, cosa ancora più importante, permette alle aziende che se ne servono di porsi come punto di riferimento in un mercato in cui è sempre più necessario restare al passo coi tempi senza buttare via quanto di buono fatto fino a quel momento.
Una macchina che si aggiorna costantemente e rimane competitiva nel tempo rappresenta un investimento e un risparmio effettivo rispetto a una macchina che deve essere sostituita dopo qualche anno perchè diventata obsoleta.
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